martedì 5 settembre 2017

Caterina - Francesco De Gregori

Ricorda Giovanna Marini, una delle regine della musica popolare italiana, che fu lei a “raccomandare” Francesco De Gregori a Caterina Bueno, che cercava un bravo chitarrista che la accompagnasse durante i suoi concerti.
C’è stato un tempo in cui i festival dell’Unità erano veramente un’occasione di arricchimento culturale, di confronto, di valorizzazione delle tradizioni. Fu in questi contesti che fra gli anni 60 e 70 l’etnomusicologia in Italia raggiunse livelli altissimi, con l’imprinting dato inizialmente dagli studi dell’antropologo marxista Ernesto De Martino, e facendo man mano riappropriare il Paese delle proprie antiche e preziose tradizioni, tanto da portare il folk nelle sue varie derivazioni sempre più verso la musica cosiddetta “pop” (il successo odierno di manifestazioni come la Notte della Taranta ne è un’esemplare dimostrazione).
In ambito prettamente musicale Caterina Bueno è stata una delle principali rappresentanti dell’etnomusicologia, come componente del Nuovo Canzoniere Italiano prima, e successivamente da solista. 
L’omaggio di De Gregori a Caterina Bueno è una dolcissima ballata uscita nel 1982 e inclusa nell’album “Titanic”, fra i migliori del cantautore romano e a mio parere fra i migliori dischi italiani di sempre. De Gregori, mai dimentico delle proprie origini musicali nel folk (da ricordare anche il più recente album “Il fischio del vapore” datato 2002 in collaborazione con Giovanna Marini), ricorda in versi carichi di poesia, affetto e riconoscenza la figura di Caterina Bueno (ancora vivente nel 1982), con uno sguardo contemporaneamente nostalgico verso la sua esperienza giovanile in tour con lei, quando “una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero”.

(Cercando su YouTube ho trovato questo recente live di "Caterina" a Radio 2 Social Club in cui De Gregori parla di Caterina Bueno) 


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  • In un precedente articolo si parlava della canzone "Modena" di Antonello Venditti, che con De Gregori ha condiviso un bel pezzo di cammino. "Modena" racconta la crisi ideologica di fine anni '70, partendo proprio dallo scenario di uno di quei Festival dell'Unità che non riuscivano più a essere propulsori di innovazione e cultura.

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