mercoledì 4 novembre 2015

Rispondimi - Lucio Dalla

Dismesse alla fine degli anni ’70 le vesti dell'impegno e dell'ideologia, e persasi nel calderone degli '80 tra glamour, pop e sperimentalismi elettronici, la canzone d'autore si affaccia sugli anni 90 con una rinnovata energia. Lo stato di grazia dura due o tre anni, in un perfetto equilibrio tra successo commerciale e acclamazione critica: una storia che potrebbe trovare la sua gestazione nei primi album bianchi di Lucio Battisti (uno su tutti "Don Giovanni" del 1986), e che passa inevitabilmente per "Oltre" di Claudio Baglioni, "Lindbergh" di Ivano Fossati, "Un uomo in blues" di Pino Daniele e "Le nuvole" di Fabrizio De Andrè. In continuità e in sintesi con questa new wave cantautoriale, l'album "Henna" di Lucio Dalla esce nel 1993, a tre anni da "Cambio" e dal tormentone "Attenti al lupo". "Henna" è l'album dell'ultima svolta stilistica di Lucio Dalla, e probabilmente la punta più alta della sua produzione negli anni a seguire. Co-prodotto da Greg Walsh - che guarda caso è anche produttore e arrangiatore in "Don Giovanni" di Battisti - l'album è una specie di dizionario di idee, in appena 10 tracce, che anni dopo costituiranno le fondamenta per la nascita delle nuove leve cantautoriali (in primis, la scuola romana di Gazzè, Fabi, Silvestri, Zampaglione, Sinigallia, e il caso Samuele Bersani, che già nel 92 aveva collaborato con Dalla): il minimalismo delle sonorità elettroniche, la poetica intimista, l’uso ritmico della parola, e un linguaggio sempre profondamente guidato dalla ricerca della comunicabilità, nell’alienazione della nuova società dove, pur con la comunicazione di massa già lanciata nella sua irrefrenabile ascesa, iniziano a deteriorarsi e ad allungarsi le distanze emotive tra gli individui.
Trovo che la traccia "Rispondimi" da sola riunisca tutti questi elementi. Nella canzone, duetta con Lucio una giovane e brava cantante allora esordiente: Tiziana Donati, in arte Tosca.


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