giovedì 3 giugno 2021

Malamore - Alla riscoperta di Enzo Carella

Enzo Carella è uno di quei nomi che si sentono molto di rado, ma pur nel suo essere stato quasi una "meteora" (termine usato in modo assolutamente improprio) della discografia italiana, resta tra i cantautori più influenti della sua generazione, il cui lascito si è propagato in una lunghissima scia nel corso dei decenni. Per fare qualche esempio recente, artisti come Riccardo Sinigallia o Colapesce non solo lo hanno coverizzato (consiglio di ascoltare le loro rispettive versioni proprio di "Malamore"), ma ne hanno acquisito non pochi elementi, sia nello stile compositivo che nella caratterizzazione interpretativa.

Scriveva molto bene Carella, aveva grandi capacità compositive, i suoi pezzi hanno un groove pazzesco (nei brani più funky come anche nelle ballad), e giocava con la melodia in modo sublime.

Lucio Battisti, poco incline a giudicare i suoi colleghi, disse di Carella che era il solo cantautore italiano che suscitava il suo interesse; e sembrerebbe proprio che i due si siano vicendevolmente influenzati: Carella prese per esempio da Battisti il gusto per la ritmica e per l'uso audace degli intervalli nelle linee melodiche; Battisti fu forse influenzato musicalmente da Carella in alcuni suoi album post-"Anima Latina": "Io, tu, noi tutti", "Una donna per amico", e probabilmente anche negli arrangiamenti di quella gustosissima (e catastrofica) raccolta in lingua inglese che fu "Images".

C'è però un dettaglio ancora più intrigante: i testi delle canzoni di Enzo Carella sono di tale "Lino" Panella, al suo assoluto esordio come paroliere: sì, lo stesso Pasquale Panella con cui proprio a fine anni 70 Battisti iniziò a collaborare per dare vita alla svolta dei cosiddetti album bianchi, di cui si è più volte parlato in questo blog a dimostrazione della mia totale devozione per quei dischi tanto bistrattati invece dalla battistologia mainstream. L'idea che Lucio Battisti sia stato spinto a contattare Pasquale Panella proprio ascoltando le canzoni di Enzo Carella è ovviamente solo una fantasiosa supposizione, ma è funzionale per farsi un'idea della vicinanza, volontaria o involontaria, tra questi due irregolarissimi e unici geni della canzone italiana.

"Malamore" è un brano estratto da "Vocazione", il primo album di Enzo Carella uscito nel 1977. Il brano rappresenta perfettamente le qualità del suo autore nel proporre brani squisitamente pop in una raffinatissima confezione musicale. Lui, il primo cantante "indie" della storia della canzone italiana.




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