lunedì 4 giugno 2018

Il giorno di festa di Valeria Crescenzi

Questo è il terzo post di seguito dedicato al mondo del nuovo cantautorato al femminile, sempre più attivo, sempre più interessante, sempre più innovativo.
Oggi è la volta di Valeria Crescenzi, cantautrice di Terni, classe 1985, un curriculum di tutto rispetto, che passa per Castrocaro, il Premio Bianca d'Aponte e X-Factor.
Anche lei, come già si è detto di Chiara Dello Iacovo e di Erica Mou, ha scelto il percorso indipendente, facendosi affiancare nella produzione dei suoi brani dall'esperienza di un grande musicista come Francesco Valente e da un altro giovane e talentuoso cantautore, Antonello Armieri.

Il nuovo singolo introduce quello che sarà il suo primo album, di prossima uscita.
"Il giorno di festa" ha una tessitura armonica molto semplice e un arrangiamento costruito su suoni perlopiù acustici. Questa semplicità conferisce il giusto peso alla linea vocale, dinamica e coloratissima, e Valeria mostra in ciò tutte le sue qualità a livello interpretativo.
Il ritornello è un travolgente invito, un "Balla con me" gridato con la gioia tipica dei giorni di festa.

La primordiale e viscerale necessità del contatto umano. 

L'intero testo gira intorno alla semplicità dei gesti che uniscono: mani che si incrociano, sguardi che si incontrano, sorrisi che si scambiano, gesti così semplici e naturali per un bambino o per un anziano, e diventati così complessi per tutti gli altri, in una società sempre più votata al distacco e alla distanza.
Il giorno di festa viene così collocato antropologicamente come momento di rottura, di sovvertimento, la danza è ancora un'occasione rituale, per noi che ci ritroviamo a camminare sempre più soli nei tortuosi percorsi della vita.